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la famiglia secondo aes

Il lavoro di genitore: educare i figli alla non violenza

Il lavoro di genitore: educare i figli alla non violenza

Aes Domicilio, nell’occuparsi di servizi educativi a Lecco e di servizi di supporto per genitori e minori di fronte alle vicende drammatiche che colpiscono le nostre giornate non puó che esortare all’educazione della non violenza: assurdo e vile restare impassibili di fronte a tali tragedie, c’é solo tanto rammarico e silenzioso dolore. Cosa dire ai nostri figli? Come giustificare tali gesti? Solo ripudiarli.

Anche ieri, il 14 luglio sono riusciti a diffondere il terrore nel giorno della libertà, nel giorno della festa nazionale: la morte di tanti innocenti e tanto sgomento perché quei corpi dilaniati sono pezzi di uno specchio rotto su cui si riflette l’angoscia e la tristezza. Stiamo attraversando una fase storica drammaticamente complessa.

Il nanismo politico che caratterizza questi tempi in cui la politica è stata divorata dall’economia è una prima causa del sangue versato. “E’ un periodo storico troppo delicato per non affrontare la verità fino in fondo. Anche se questa verità è indigesta.”

Uno schema narrativo che si può banalmente sintetizzare in: loro sono i cattivi che ci vogliono far del male e noi i buoni innocenti che dobbiamo difenderci. Nell’odierna società dell’effimero in cui si sanno affrontare solo le emergenze e mai si analizzano le cause della stesse, nessuno si domanda: “Quali sono le vere ragioni degli attacchi? Da chi sono usati i terroristi? Quali sono le responsabilità dei Paesi occidentali? Come si possono davvero proteggere i nostri civili?”.

Domande ostiche, destinate ancora a rimanere nel silenzio. ” La violenza é l’ultimo rifugio degli incapaci” (Isaac Asimov): questo il messaggio più forte che dobbiamo insegnare ai nostri figli, questa l’esortazione per il futuro.